Neanche nel mondo del cinema mancano i collegamenti con il gioco della roulette. La prima, e probabilmente la più famosa dato che si tratta di un capolavoro senza tempo che ancora oggi continua ad affascinare i cinefili di tutte le età, pellicola di cui vi parleremo è Casablanca.

Girato nel 1942 e appartenente al genere drammatico e romantico ma con tinte leggermente noir, questo film vede la presenza di due star della Hollywood degli anni d'oro del calibro di Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Ambientato durante la seconda guerra mondiale nel Marocco occupato dai nazisti, l'opera racconta le vicende di Rick Blaine, un americano che gestisce un Caffè in quel di Casablanca. In questo locale è presente anche un tavolo da roulette truccato che fa da sfondo ad una delle scene più commoventi di tutto il film. Rick Blaine, infatti, a un certo punto prende a simpatia uno dei suoi clienti, un giovane rifugiato bulgaro che perde alla roulette tutti i risparmi che avrebbe dovuto utilizzare per espatriare negli Stati Uniti, e mosso a compassione lo convince ad effettuare un'ultima puntata suggerendogli di scommettere tutto sul 22. Puntualmente, il 22 esce (o meglio, Rick fa in modo che il 22 esca…) e Rick a questo punto consiglia al giovane di riprovare, puntando sempre sul 22. Dopo avergli fatto accumulare denaro a sufficienza, Rick suggerisce al cliente di incassare le vincite e di non farsi più vedere nel locale. Si tratta sicuramente di un'opera di alta qualità, magari dal ritmo un po' compassato e monocorde per gli standard odierni ma gli appassionati di buon cinema sapranno sicuramente apprezzarlo e anche i giocatori d'azzardo troveranno degli spunti d'interesse.

Un'altra pellicola dal cast stellare (Joan Collins, Rod Steiger, Eli Wallach, Edward G. Robinson) è I Sette Ladri (Seven Thieves), diretta nel 1960 da Henry Hathaway, un altro mostro sacro del cinema a stelle e strisce. La storia è imperniata su un clamoroso furto perpetrato da una eterogenea gang al casinò di Montecarlo che, nelle intenzioni dei protagonisti, avrebbe dovuto fruttare ben quattro milioni di dollari dell'epoca. In particolare, parte integrante del piano criminale dei sette compagni d'avventura è la finzione messa in scena da Pancho, il personaggio interpretato da Eli Wallach, che, fingendosi un incallito giocatore di roulette tedesco dalla salute cagionevole, creerà proprio nel bel mezzo di una partita al tavolo verde i presupposti per attuare un diversivo e aggirare i dispositivi di sicurezza del casinò, permettendo così ai propri compagni di penetrare nel caveau. La pellicola ha un ritmo serrato e, nonostante il bianco e nero, piacerà sicuramente a tanti giocatori per via della presenza di numerosi e continui colpi di scena (soprattutto nella parte finale).

Ispirata invece a personaggi realmente esistiti e molto noti nell'ambiente dei giocatori di roulette è la pellicola del 1935 intitolata L'Uomo che sbancò Montecarlo. Questa commedia romantica in bianco e nero trae spunto dalle figure di Charles Deville Wells e Joseph Jagger, due giocatori vissuti nell'Ottocento che, l'uno a distanza di decenni dall'altro, passarono alla storia per aver messo a segno delle vincite milionarie al casinò di Montecarlo. Il film comunque si discosta molto dalla realtà storica e descrive le vicissitudini di un cittadino russo che durante gli anni della Rivoluzione lascia la propria patria alla volta di Parigi. Nella capitale francese, il giovane trova un nuovo lavoro ma conduce un'esistenza abbastanza povera. Per questo motivo, insieme ad altri suoi connazionali riesce a raccogliere una discreta somma da investire nel gioco a Montecarlo. Tuttavia, il direttore della casa da gioco, preoccupato per il danno economico determinato da questa vincita, decide di usare una ragazza in modo da persuaderlo a continuare a giocare nella speranza di una sua débâcle. Inizialmente la sua tattica ha successo, ma ben presto i due s'innamorano e riescono a vendicarsi del direttore.

Come abbiamo già visto nella sezione precedente, il ciclo dei romanzi di Ian Fleming dedicati a James Bond ha un solido legame con la roulette in quanto l'agente segreto più famoso del mondo è un assiduo frequentatore di sale da gioco. Questo saldo legame non è venuto meno nelle trasposizioni cinematografiche, anzi. Così come in libreria, anche al cinema questo ciclo di opere ha riscosso un notevole successo e, ad oggi, sono ben 23 le pellicole realizzate attorno alla figura dell'agente Bond. Anche in questo caso, la qualità dei prodotti è stata un po' altalenante ma complessivamente l'uscita di ciascuno di questi film ha sempre rappresentato un evento che ha avuto sempre grande risonanza in tutti i tg e rotocalchi, grazie anche a delle campagne pubblicitarie molto aggressive e spettacolari. Tra gli episodi più riusciti vi segnaliamo Licenza di Uccidere, Thuderball e Missione Goldfinger (con Sean Connery), Moonraker e Bersaglio Mobile (con Roger Moore) e i più recenti La morte può attendere (con, rispettivamente, Pierce Brosnan e Daniel Craig). Il mix è sempre lo stesso: tanta azione condita da esplosioni, sparatorie ed effetti speciali allo stato dell'arte. James Bond è sempre attorniato da bellezze statuarie e lotta contro il cattivo di turno utilizzando dispositivi tecnologici sempre più strabilianti, il tutto senza perdere le buone vecchie abitudini, ovvero qualche bella partita alla roulette o ad altri giochi d'azzardo di tanto in tanto.

Uscito nelle sale cinematografiche nel 1993 e interpretato da eccellenti attori come Robert Redford, Woody Harrelson e la meravigliosa Demi Moore, Proposta Indecente è un titolo che ha fatto molto scalpore per le tematiche abbastanza audaci. Una coppia di sposi, infatti, nella speranza di poter ottenere giocando alla roulette i soldi necessari alla realizzazione di un progetto professionale, si reca a Las Vegas. Qui, la coppia non è fortunata e perde tutti i propri risparmi ma il caso li fa incontrare con un multimilionario, interpretato da Redford. Questi, messo al corrente della grave situazione finanziaria dei due e abbagliato dalla prorompente bellezza della Moore, rivolge loro una singolare quanto scabrosa proposta: un milione di dollari in cambio di una notte di sesso con la donna. L'accettazione della proposta sarà l'inizio di una lunga serie di tira e molla, in quanto la donna inizia ad avere contrasti col marito che, nel frattempo, comincia ad essere roso dal tarlo della gelosia, ad un certo punto i due si separano. Il film è di buona qualità anche se in certe scene risulta un po' banale e scontato, tuttavia, la bellezza di Demi Moore nel pieno dei suoi anni migliore vale da sola il prezzo del biglietto.

Leggermente più di nicchia è invece il film tedesco Lola Corre, uscito nelle sale nel 1998. Le vicende narrate ruotano attorno ad una coppia di giovani fidanzati, Manni, che è solito svolgere incarichi al soldo della malavita berlinese, e Lola, appunto, che durante il film cercherà di trarre il fidanzato fuori dai guai quando questi smarrirà sulla metropolitana i 100.000 marchi in pietre preziose che avrebbe dovuto consegnare al proprio boss. Il film ha una struttura molto particolare in quanto si articola in tre parti, e in ciascuna di esse la vicenda viene descritta cambiando dei dettagli che alla fine influenzeranno in modo radicale la conclusione della storia. In particolare, nel terzo e ultimo mini-episodio Lola riuscirà nell'intento di salvare la vita al proprio fidanzato in quanto a seguito di una fortunata partita di roulette totalizzerà una vincita di 100.000 marchi, anche se il colpo di scena finale (che non vi riveliamo per non guastarvi la visione) contribuirà ancora una volta a sorprendere lo spettatore. Come abbiamo già sottolineato, la struttura del film è tutt'altro che lineare e ha un che di sperimentale, ma comunque l'effetto è molto efficace e il ritmo ha una cadenza molto elevata per assecondare il senso di angoscia provato dalla protagonista che deve a tutti i costi reperire una cifra non indifferente in meno di mezz'ora, un senso d'angoscia che del resto si può anche assimilare allo stato d'animo provato da un giocatore nel malaugurato caso in cui si trovi a fronteggiare un passivo di un certo valore.

Un altro grande capolavoro della storia del cinema è La Stangata, meraviglioso film che racconta la storia di due truffatori interpretati da due autentici divi: Robert Redford e Paul Newman. Girato nel 1973 e passato alla storia anche per la splendida colonna sonora, verrà premiato dall'Academy con ben sette Oscar. Il film è spassosissimo, pieno di gag divertenti, dialoghi brillanti e colpi di scena e culmina con l'organizzazione di un colpo milionario ai danni di un boss della malavita di Chicago da parte dei due protagonisti, Henry Gondorff e Johnny Hooker. Nelle fasi iniziali, proprio Hooker sarà raggirato perdendo tutti i propri risparmi a un tavolo di roulette truccato, ma durante tutta la pellicola il gioco d'azzardo è una costante, tra partite di poker e corse di cavalli, tutte rigorosamente truccate. Sicuramente un “must” per ogni appassionato di cinema e gioco.

Accanto a questi titoli, non si può fare a meno di citare opere di grande successo come Casinò (di Martin Scorsese e con Robert De Niro, Joe Pesci e la sempre incantevole Sharon Stone), Il giocatore (con Matt Damon) e la saga degli Ocean's (Ocean's Eleven, Ocean's Twelve, Ocean's Thirteen) che, sebbene non siano specificamente incentrati sul gioco della roulette, rappresentano esempi di pellicole che possono essere di grande interesse per qualsiasi categoria di giocatore d'azzardo. Tutto questo senza dimenticare opere di primissimo piano come 21 (storia di un gruppo di studenti del MIT che cerca di sbancare i casinò contando le carte ai tavoli di Blackjack), Cincinnati Kid (incentrato sul gioco del poker) e California Poker, di Robert Altman.

Sul piccolo schermo segnaliamo anche la serie televisiva Vegas, ambientata nella Sin City durante gli anni '60 e ruotante attorno alla figura del neo-sceriffo Lamb, un ex mandriano interpretato da Dennis Quaid che si trova a lottare contro gli esponenti della malavita locale, che all'epoca avevano il monopolio del racket del gioco d'azzardo, e contro le famiglie mafiose di Chicago intenzionate a estendere il proprio business anche nelle sale da gioco del Nevada. La serie comunque non ha avuto molto successo e non è andata oltre la prima stagione.

In Inghilterra, invece, ha avuto molto successo il game show Red Or Black: a ogni episodio otto concorrenti si affrontano in una sorta di tabellone tennistico. A ogni match, i concorrenti devono scegliere su una ruota gigante simile a quella della roulette il colore che uscirà. Il concorrente che indovina il colore si qualifica per il turno successivo, fino ad approdare ad un match finale che assegna al vincitore un premio di un milione di sterline. Il programma, visto il successo di pubblico, è approdato anche nel nostro paese ma non ha avuto la stessa fortuna. Condotto da Fabrizio Frizzi e Gabriele Cirilli, lo show, andato in onda in prime time nei primi mesi del 2013, è durato lo spazio di sei puntate dopo le quali è stato cancellato a causa degli scarsissimi rating dell'Auditel.